lunedì 26 giugno 2017

Il Tourmalet e i suoi fratelli


Da grande amante del ciclismo e del Tour de France non potevo esimermi dal raccontarvi la mia visita alla mitica vetta del Tourmalet, una delle più gloriose e famose montagne che questo sport coinvolge.
Siamo negli Alti Pirenei e dal paesino di Luz Saint Saveur (uno dei due versanti di ascesa) si comincia a percorrere questa salita lunga circa 20 km, dalla sede stradale ampia ma veramente durissima da affrontare in bicicletta, anche perché sembra non finire mai.
Io l’ho affrontata (per il momento) solo in macchina, ma vi assicuro che i ciclisti dilettanti, abbastanza numerosi sulle rampe del Tourmalet, facevano davvero tanta fatica a salire lungo le sue severe curve.


Un cartello posto in cima sintetizza i numeri di questo colle: 2.115 metri di altezza, 1.275 metri di dislivello, pendenza media del 7,5%...
Sulla vetta del Tourmalet era d’obbligo fare qualche foto alla statua che celebra il primo ciclista (Octave Lapize) che passò su questa salita la prima volta che il Tour de France passò di qui (nel 1910) e alla targa che certifica il raggiungimento dei 2.115 metri di altezza.


La statua di Octave Lapize (denominata “Le Géant du Tourmalet”) in particolare, che rappresenta il ciclista che si alza sulla sella della sua bici, è uno degli elementi della "scultura del Tour de France", sistemata in un’area di sosta dell’autostrada degli Alti Pirenei. Alla fine dell’autunno la statua viene portata a valle, mentre il primo weekend di giugno la sua nuova ascesa in cima è accompagnata da una pedalata celebrativa.
Sul Col du Tourmalet hanno scollinato per primi campioni del calibro di Bottecchia, Coppi, Bartali, Bahamontes, Poulidor, Merckx, Chiappucci, Rominger, Virenque, fino a Thibaut Pinot, primo qui nel 2016 (nel Tour de France di quest’anno, invece, il Tourmalet non sarà percorso).
Gli Alti Pirenei sono ogni anno teatro di grandi tappe del Tour de France e più località di questa zona sono coinvolte in spettacolari, avvincenti e incerte frazioni della “Grande Boucle”.
Oltre al Tourmalet sono presenti quindi anche altre vette rese mitiche dal Tour de France e dai suoi grandi campioni. Va citato, tra gli altri, l’Aubisque, il Peyresourde, l’Aspin, Luz Ardiden e l’Hautacam.
Anche quest’ultima vetta è durissima da scalare, con una sede stradale più stretta rispetto al Tourmalet. E’ una salita lunga 17 km circa che arriva fino a 1.635 metri di altezza, con una pendenza media di circa il 7%. Qualche kilometro prima dell’arrivo in vetta ci si può, volendo, rifocillare in qualche bella auberge immersa nel verde dove è possibile gustare l’ottima e tipica zuppa denominata Garbure (con verdure, cotenna di maiale e grasso di prosciutto) e ovviamente il buonissimo agnello dei Pirenei alla griglia.
A parte il ciclismo professionistico e il Tour de France, le strade degli Alti Pirenei offrono ai cicloamatori dilettanti anche ulteriori itinerari, ambientati in luoghi che spaziano dai versanti collinari agli altopiani, dalle valli alla media montagna con un ottimo gradimento anche paesaggistico da parte di chi pratica questo sport.
A tal proposito, al fine di migliorare continuamente il comfort dei ciclisti, il dipartimento degli Alti Pirenei ha realizzato vari allestimenti tra cui:

- paletti di segnalazione delle vette: ad ogni km di salita un cartello indica la distanza dalla cima, la percentuale di pendenza del kilometro successivo e l’altitudine;
- percorsi ciclo cronometrici: alcune famose vette sono dotate di sistemi di cronometraggio permanente;
- cartelli “condividiamo la strada”: sono presenti dei cartelli per migliorare la condivisione della strada tra ciclisti e gli utenti motorizzati (è da ricordare che queste zone sono sempre più frequentate anche da motociclisti, come ad esempio accade sulle strade del Tourmalet).

Detto ciò, ai fan e ai praticanti del ciclismo non resta che attendere l’imminente inizio del Tour de France 2017 (il 1 luglio prossimo) che sarà immancabilmente anche quest’anno nei Pirenei.
E sarà una festa perché, come sostiene lo scrittore Philippe Delerme, il Tour de France è l’estate e gli attacchi che effettuano i ciclisti, anche e soprattutto in queste montagne, aggiungo io, hanno “il sapore dell’acqua alla menta”…

Per ulteriori informazioni:

Ente Turismo Francese in Italia
Ufficio del turismo di Lourdes
Ufficio del turismo degli Alti Pirenei
Ufficio del turismo Regione Occitania
Aeroporto di Lourdes
Compagnia aerea Albastar

Nessun commento: