domenica 13 agosto 2017

Il giro d’Europa in 55 nazioni

Foto credit Matt Walker, autore del sito 55footballnations.com
Ho letto recentemente un interessante articolo sul magazine della Gazzetta dello Sport “Sport Week” riguardante il bellissimo progetto di un tifoso inglese di vedere dal vivo, nella stagione 2017-2018, una partita di ciascuno dei 55 campionati nazionali esistenti in Europa.
Il protagonista di questo intrigante viaggio è il quarantenne Matt Walker, uno statistico che per compiere questa “impresa” ha dovuto prendere un anno di aspettativa al suo ufficio.
Da buon statistico Matt ha ritenuto fattibile il suo progetto, riuscendo ad “incastrare” tutte le date dei match da lui scelti dei diversi campionati.
Finora Matt, come si evince dal suo interessante sito dedicato al progetto, ha coperto dodici campionati: l’ultima partita da lui vista ad oggi è quella del campionato lettone tra Spartaks Jūrmala e Riga finita 2-0 per i padroni di casa.
Il suo progetto rappresenta un’autentica sfida: quella di essere il primo tifoso/giornalista a portarlo a termine e il primo a scriverne. Matt vedrà anche partite minori di grandi campionati come quello italiano e non mancherà di assistere anche a un match di una squadra del Liechtenstein. Questa piccola nazione non ha però un suo campionato, giocando i suoi team soltanto nelle diverse divisioni svizzere.
Vi invito a seguire le narrazioni e le foto di Matt sui social (Facebook, Twitter, Instagram) e sul suo intrigante sito, perché ne vale veramente la pena. Prima di leggere il libro che esaurientemente parlerà di questo suo stimolante ed itinerante viaggio che a sua volta terminerà poco prima dei mondiali di Russia.
Io sto già seguendo da un po’ Matt e devo dire che la sua impresa mi fa tremendamente venire voglia di metterla in atto. Se non altro per apprezzare anche i campionati minori che hanno il loro fascino con tante belle storie, bizzarri colori di maglie e stadi da scoprire. Chissà, un giorno…

martedì 1 agosto 2017

Il Trastevere esce a testa alta dalla sua prima Tim Cup


Fine luglio (o quasi). Il termometro della mia macchina parcheggiata segna 39,5 gradi. Alle 15.30 circa, in una Roma deserta e infuocata, è ora di muoversi per andare ad assistere ad un interessante match di Coppa Italia (Trastevere-Reggiana) che apre la (mia) stagione calcistica ufficiale 2017-2018.
Solo a un vero appassionato di calcio, come mi reputo di essere, può accadere di andare a vedere una pur intrigante partita come questa in condizioni così "estreme" (la partita iniziava alle 16.30!).
In un lampo arrivo dall'Eur al Trastevere Stadium, e lo spettacolo di un bel campo verde, limitrofo a Villa Pamphili, colpisce sempre grandi e piccini.


Riesco a guadagnarmi uno spicchio di ombra in tribuna e così posso assistere più piacevolmente ad un match nel complesso gradevole e interessante.


Di fronte, come sottolineato, il Trastevere Calcio e la più blasonata Reggiana, che vanta un allenatore che il pubblico romano non può non conoscere, Menichini.


Parte bene il Trastevere ma il suo entusiasmo viene freddato quasi subito dal gol reggiano di Cesarini che con una sorta di pallonetto scavalca il portiere di casa. Generoso è poi il tentativo di raggiungere il pareggio da parte dei granata di casa, con qualche buona occasione da rete (ad esempio una punizione alta di poco al 35’) non concretizzata. La Reggiana a tratti sembra gestire bene il suo vantaggio, sfruttando la sua maggiore esperienza, pur subendo un po’ l’irruenza dei trasteverini.
All’inizio della ripresa il Trastevere pareggia subito, con un colpo di testa di Sfanò su cross da calcio d’angolo.
A questo punto segue una fisiologica reazione della Reggiana che si concretizza in qualche buona giocata e successivamente nel gol del nuovo vantaggio: cross da destra e pallone finito in rete grazie ad un autogol.
Il Trastevere non demorde e chiude la partita in attacco con la creazione di qualche ulteriore buona occasione, anche nei minuti finali.
Nel complesso la prestazione del Trastevere è risultata molto soddisfacente e fa ben sperare per il futuro, considerato anche che la sua preparazione è solo da poco cominciata. Per lunghi tratti della partita la squadra di Mister Gardini ha macinato gioco, prodotto un buon calcio e impensierito gli avversari. 


Più cinica la Reggiana, che col minimo sforzo e un po’ di savoir-faire in più ha portato a casa la qualificazione.


Alla fine quindi a festeggiare sono i tifosi reggiani, venuti a Roma abbastanza numerosi, ma a qualcuno di loro a fine partita non poteva non scappare un liberatorio "ci è andata bene"…